giovedì 1 marzo 2007

Concerto Canadians
Blocco Music Hall, Verona, San Giovanni Lupatoto 12 gennaio 2007


Ovvero come riempire un locale, senza pubblicità sui siti per eletti, senza agganci colla veronuncola che organizza e promuove che conta, osteggiati da coloro che pontificano e trovarsi dei fans da mezza italia in sovrappiù. Canadians e Dietnam, ovvero il mito del self-promoter blogger.

Bene, dopo un mese di sofferta attesa il mio rendez vous colla mia diletta creatura frug3, recensente e inviata al blocco in mia vece, si è compiuto.
Scrittura pianistica a quattro mani di un successo annunciato quanto inconsueto:
quello dei Canadians, profeti in patria, seppur tra la spocchiosa indifferenza della bella gente livepointiana e dei musicisti che si credono eletti e unti.
CANADIANS dunque, un gruppo veronesissimo guidato dal veronesissimo e ormai conosciuto da tutti Dietnam Hobo Fiorio,
vate dell'indie pop scanzonato e leggero, quello che fa canticchiare teenegers americane e piu ruspanti e adulti estimatori locali.
Dunque all'inizio furono gli slumber, poi i Boswelt, poi la Hobocken Records, con cui Dietnam, ancora semimberbe e non avezzo a navigare nella rete e a bloggare il bloggabile, si affacciò musicalmente al mondo quasi una decina d'anni fa.
Poi venne Livepoint e il nostro divenne HOBOCKEN, il vate dell'indie, il paladino della scena alternativa, l'intelligentoide tra gli intelligentoidi, per avere riferimenti sul termine consultare gli annali del sito forum veronese in questione www.livepoint.it.
Ecco il nostro scrivere, scrivere, promuovere la musica a lui cara, piccoli gruppi di amici a suo parere meritevoli e i propri prodotti.
Eccolo incarnare per la dirighenzia dei postanti moderanti del sito, il ruolo di maffia hobo, per la sua propensione appunto a sostenere e pompare fino all'inverosimile gli amici, e di conseguenza anche i suoi prodotti musicali e non, con palese fastidio dei cultori del metallo che all'epoca colonizzarono, colonizzano tuttora, il sito.
Ecco le picaresche disfide sul forum, rette e interpretate anche dal nostro con rara sagacia...
e poi vennero i blog e Hobo si converti, e Hobo bloggò e Hobo divenne il blog,
ecco perdere d'importanza il postare su siti musicali, sfidando sempre le oligarchie e le dietrologie che spingono, organizzano e pompano i concerti.
Ecco chuck norris, ecco DIETNAM ecco i blog su Verona, eccolo dappertutto e sui blog di tutti
O lo si odia in toto o lo si adora, se non fosse altro che per la pervicacia e l'autorironia e quella volontà totale di andare avanti, quel volli volli fortissimamenti volli e bloggai che lo sorregge da anni.

Ma facciamo un passettino indietro.

All'inzio fu la musica cupa e melodica, dolce e scanzonata deglli slumber, che sono un culto totale anche oggi per i cultori del buon indie alternative di nicchia.
Periti nel momento do maggior splendore lasciarono un affranto ma mai domo Dietnam a occuparsi smanettando e maneggiando di se stesso e di un gruppino di sparuti teenegers, da lui valorizzati ad arte, chiamati Bikini the cat, che una volta raggiunto anche grazie alle sue poderose spinte webbiane il successo risultarono vagamente e indisponentemente ingrati,
ma tant'è, Hobo va avanti.
Intanto prende forma nella vulcanica capiente capocciona di Dietnam l'idea di creare qualcosa oltre la sua mini casa indie, oltre ai suoi mille gruppini nati per l'incontenibile voglia di suonare, ed ecco abozzarsi i primi Canadians, grezzi, imperfetti, stonacchianti, ma con quel qualcosa che ti tiene comunque li ad ascoltarli, eccoli suonare ovunque, per qualunque cifra, in qualunque situazione e rodarsi, cambiare il batterista, suonare ancora e rodarsi, migliorarsi, puntare sempre un gradino piu in alto.
Eccoli mandare demo ovunque sempre e comunque, provarci e provarci e finire all'Heineken, a Mtv, vincere registrazioni, e intato suonare sempre e comunque e rimarere i soliti cazzoni nella vita di ogni giorno, e il solito vecchio Hobo ai concerti, che dice le cose in faccia e ci ride su, che si ubriaca e intanto pensa alla prossima mossa.
Ed ecco l'affaire MySpace, di cui il nostro e i nostri hanno avuto il dono di saper sfruttare in modo geniale le possibilità, con foto accattivanti, pezzi orecchiabili e ben mixati, per caso, o per capacità, in breve non solo sono divenuti uno degli space piu ascoltati italiani, sicuramente il piu ascoltato space di un gruppo indiepop di poco più che pivelli, ma a furor uterino di teen americane, totalmente plagiate dal malefico Dietnam via space, divenire idoli dei teen americani, essere votati come miglior gruppo e vincere premi e soggiorni nelle americhe prossimi futuri.
Il tutto condito con stuoli di commenti e di fanciulle note (Sirya) e meno note, convinti dal nostro maffia Hobo a dipingersi sulle mani fantastici "Canadians i love you".
E come coi blog successo internettiano, italiano e mondiale fu
Con raccapriccio dei rockers barbogi di cui sopra, delle musichevive, dei livepuntoviveurs che contano, di chi ha la prerogativa di ritenersi vate dell'ascoltabile o organizzatore di tutto ciò che deve essere cool.

In questa variegata ottica si inserisce quindi il concerto al Blocco di San Giovanni Lupatoto.
Pubblicità poca, trafiletto nel forum fatto da Hobo nel forum musicante, nel contempo, suo malgrado, delle fans lo pubblicizzano in modo ben piu presente nel forum rivale, quello disimpegnato e supermoderato di veronavip, dove vige la censura ma non si boicottano i muscisti...
Ok poi Dietnam-Hobo tempesta i blog, ma si sa dei blog, a Verona e non solo lui è lo re.
Il sito musicale lo ignora, mettendo in home page un compleanno di rocckettari in una improbabile, orribile officina, evidentemente grata alla dirighenzia di cui sopra.
E va detto che pure il Blocco trova poco spazio nella home di Livepoint, palesemente gestita da persone vicine a chi gestisce alcune cose.
E viene la serata del concerto, chi ascolta e va a concerti simili non si aspetta certo il pienone, dalle premesse e dal fatto che a Verona trovare un pubblico che sia tale e non sia costituito da mamma fidanzata gruppo gemellato e poco più è sempre un impresa...
E invece il pubblico c'è, tanto, poderoso, sa le canzoni a memoria e le canta, ed è pieno di pheega di eta variabile tra i venti e i quaranta, come il pubblico mascolo, pochi musicisti, quando mai, quei pochi indie, o qualche illuminato/a ascoltatore variegato e un gruppo al completo di rockers disidenti ma sempre attenti alla scena locale... e gente, gente gente, gente che colla verona musicale e i suoi triti giri non centra nulla, gente che è li per Dietnam, per i Canadians, pubblico, sì signori la parola tanto ambita e rara a verona, PUBBLICO, che segue, che si esalta, che canta, che è passato per curiostà e hai trovato in pista dopo a far casino, ovvero la rivincita del boicottato, e la vittoria di una musica semplice ma mai scontata, orecchiabile al punto giusto.
E loro suonano e cantano, i Canadians, e lo fanno bene, e si ritrovano osannati da un gruppo di romani-bresciani-vicentini venuti apposta e si trovano un sacco di veronesi che non li dimenticheranno e fanculo a chi prevedeva il vuoto.

Finito il concerto Dietnam fa vendere cd magliette e spille e gadget a una fata bionda, e caracollando sudato e sfatto, scende, abbraccia amici, viene sommerso da ricercatori di autografi, si cambia e tira una mina pazzesca in un angolo come suo solito, pacca sulle spalle e risa cogli amici e i conoscenti, mentre il pubblico si chiede quando ci sarà il loro prossimo concerto.

Frugulla feat. Frug 3